Internazionale

I 750 Patrick Zaki e i mille Giulio Regeni del regime egiziano

I 750 Patrick Zaki e i mille Giulio Regeni del regime egizianoPatrick Zaki

Egitto Lo studente scrive alla famiglia: «Non sto bene». La sua prigionia rinnovata insieme a quella di centinaia di detenuti: in 12 ore discussi 750 casi, 62 imputati all'ora. Un nuovo rapporto svela: 1.058 morti in carcere dal 2013, anno del golpe di al-Sisi

Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 13 dicembre 2020
«Spero stiate tutti bene». Così Patrick Zaki ha iniziato l’ultima lettera alla sua famiglia, scritta con una penna blu su un foglio a righe. L’ha scritta dal carcere di Tora, quello in cui il regime detiene i prigionieri politici in condizioni difficili da immaginare. È datata 12 dicembre, ieri. La famiglia l’ha ricevuta (insieme a una precedente lettera del 22 novembre) durante una visita e l’ha resa pubblica tramite la pagina Facebook «Patrick Libero», che la accompagna a una nuova richiesta di rilascio. «LE ULTIME DECISIONI sono deludenti e come al solito senza un motivo comprensibile. Ho ancora problemi alla...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi