Internazionale
I pm a Tajani: «Per Regeni ora il ministero si dia da fare»
Roma Entra nel vivo il processo agli 007 di Al Sisi per l'omicidio del ricercatore friulano. La procura esorta la Farnesina a lavorare con Il Cairo per poter ascoltare i 27 testimoni egiziani. Paola Deffendi e Claudio Regeni: «Fortunatamente nel nostro Paese c’è la separazione dei poteri, a differenza di quello che succede nei regimi»
Claudio Regeni e Paola Deffendi durante il processo agli 007 egiziani accusati dell'omicidio del figlio Giulio – LaPresse
Roma Entra nel vivo il processo agli 007 di Al Sisi per l'omicidio del ricercatore friulano. La procura esorta la Farnesina a lavorare con Il Cairo per poter ascoltare i 27 testimoni egiziani. Paola Deffendi e Claudio Regeni: «Fortunatamente nel nostro Paese c’è la separazione dei poteri, a differenza di quello che succede nei regimi»
Pubblicato 8 mesi faEdizione del 19 marzo 2024
«Lo diciamo sin da ora: servirà un proficuo lavoro del ministero degli Esteri che dovrà suscitare la collaborazione delle autorità egiziane. Solo la polizia egiziana, infatti, può notificare gli atti e dare il via libera per ascoltare a processo i 27 testimoni inseriti nella nostra lista e che vivono in Egitto. Questa collaborazione sarà fondamentale per una compiuta ed esaustiva ricostruzione dei fatti». Il procuratore aggiunto di Roma Sergio Colaiocco, che ha coordinato le indagini fin dal 3 febbraio 2016, giorno in cui il corpo di Giulio Regeni venne ritrovato orrendamente massacrato, lo dice forte e chiaro nell’aula Occorsio del...