Europa
Il Consiglio di stato francese dà tre mesi al governo per spiegare i ritardi sul clima
Ambiente I giudici chiedono se la traiettoria di riduzione di Co2 entro il 2030 rispetta gli impegni presi con la firma dell’Accordo di Parigi. Le ong esultano: «Decisione storica». Appello di mille scienziati: «Di fronte alla crisi ecologica, la ribellione è necessaria»
Parigi, una protesta di Extinction Rebellion dell’ottobre scrorso – Ap
Ambiente I giudici chiedono se la traiettoria di riduzione di Co2 entro il 2030 rispetta gli impegni presi con la firma dell’Accordo di Parigi. Le ong esultano: «Decisione storica». Appello di mille scienziati: «Di fronte alla crisi ecologica, la ribellione è necessaria»
Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 20 novembre 2020
Anna Maria MerloPARIGI
I giudici scendono in campo a favore del clima e mettono i governi con le spalle al muro. L’ultima decisione è avvenuta in Francia: il Consiglio di stato, in risposta a un ricorso avanzato dalla città di Grande-Synthe (situata sulla Manica) a cui si erano uniti i comuni di Parigi e Grenoble e il movimento L’Affaire du siècle, ha chiesto formalmente ieri al governo di “giustificare” che la traiettoria di riduzione di Co2 entro il 2030 rispetta gli impegni presi con la firma dell’Accordo di Parigi. Il Consiglio di stato dà tre mesi al governo per spiegarsi. In primavera-estate ci...