Cultura

Il neoliberismo in camicia nera

Il neoliberismo in camicia neraUn'opera dell'artista spagnolo Santiago Ydanez

La riflessione L'ascesa dell'estrema destra va letta in connessione con la deriva autoritaria dell'ordine liberale. Ed è un'illusione pericolosa quella secondo la quale il populismo sia un rimedio al nuovo fascismo

Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 11 luglio 2018
«Hello, dictator!» Con queste parole bonarie, il 22 maggio 2015, il presidente della Commissione europea accoglieva il Primo ministro ungherese al summit di Riga. Qualche mese prima, il senatore John McCain qualificando Viktor Orbàn di «dittatore neofascista» aveva provocato un incidente diplomatico. Ma Jean-Claude Juncker aveva ripreso quelle parole con fare birichino e lo interpellava con un buffetto affettuoso sulla guancia. Il contrasto con i diktat imposti in quello stesso momento alla Grecia dall’Eurogruppo era sorprendente: l’atmosfera era tutt’altro che scherzosa. Per Wolfgang Schaüble, ministro delle finanze tedesco, gli Stati hanno degli impegni, e «nuove elezioni non cambiano di certo...

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