Commenti

Il petrolio, le armi e la globalizzazione delle tangenti

Il petrolio, le armi e la globalizzazione delle tangenti

Scandalo Unaoil e dintorni A livello internazionale il settore petrolifero, quello delle costruzioni (dighe, ponti, strade) e quello militare, sono notoriamente investiti almeno da molti decenni da vasti fenomeni corruttivi e appare certamente molto difficile vincere dei lavori in certi paesi senza passare da qualche intermediario, in genere al riparo in qualche paradiso fiscale europeo

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 1 aprile 2016
La notizia di queste ore è quella che una società monegasca, la Unaoil, controllata dalla famiglia Ahsani, di origine iraniana, assicurava delle commesse nel settore dell’Oil & Gas a molte imprese di paesi occidentali ed orientali mediante il versamento di tangenti. I paesi di localizzazione delle stesse sono molti e vanno dall’Iraq all’Iran, alla Libia, al Kuwait, al Kazakhstan. L’Unaoil smentisce l’esistenza di fenomeni corruttivi, affermando che si trattava di normali intermediazioni commerciali e anche molte delle imprese e delle persone tirate in ballo smentiscono il loro coinvolgimento. Noi naturalmente non conosciamo la verità dei fatti che sono apparentemente emersi...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi