Jacques Rozier – foto Ansa
Visioni
Jacques Rozier, il cinema tra rischio e desiderio
Cinema Addio all’ultimo regista della Nouvelle Vague, dall’esordio con «Adieu Philippine» sempre nel segno della libertà
Pubblicato più di un anno faEdizione del 6 giugno 2023
«All’inizio le sceneggiature sono uno scheletro non il film. Mi piace andare avanti un po’ alla volta con la musica, col montaggio, come fa un pittore che parte dalla materia, dai colori; ho in mente delle inquadrature precise, e al tempo stesso rimango aperto alla sensibilità». Raccontava così il suo fare-cinema Jacques Rozier, tra i protagonisti della Nouvelle Vague anche se con soli cinque lungometraggi in quasi cinquant’anni di carriera. Forse perché sognava di fare un cinema popolare e invece i suoi film avevano incontrato il gusto di pubblici molto ristretti, e ogni volta era una nuova scommessa. Nei suoi...