Europa
La Francia accelera i tempi della legge sull’immigrazione, il governo rischia
Testo ancora nel vago Più espulsioni, maggiori verifiche per le richieste d’asilo, ma il nodo è l’articolo 3 sulla regolarizzazione dei sans papiers che lavorano nei “mestieri in tensione”. Il ministro degli Interni che già sogna l’Eliseo, Gérald Darmanin, ha scelto di negoziare con la destra Républicains, pronta alla sfiducia
Il ministro degli Interni Gérald Darmanin – Ap
Testo ancora nel vago Più espulsioni, maggiori verifiche per le richieste d’asilo, ma il nodo è l’articolo 3 sulla regolarizzazione dei sans papiers che lavorano nei “mestieri in tensione”. Il ministro degli Interni che già sogna l’Eliseo, Gérald Darmanin, ha scelto di negoziare con la destra Républicains, pronta alla sfiducia
Pubblicato circa un anno faEdizione del 26 ottobre 2023
Anna Maria MerloPARIGI
L’assassinio del professor Dominque Bernard a Arras il 13 ottobre scorso, pugnalato da un ex allievo della scuola di origini ingusce, ha accelerato i tempi della discussione della nuova legge sull’immigrazione francese – la 29esima dagli anni ’80 – che sta preparando l’ambizioso ministro degli Interni che già sogna l’Eliseo, Gérald Darmanin. Il 6 novembre il Senato comincerà a discuterne, poi, a dicembre, toccherà all’Assemblée nationale. Il testo è ancora nel vago: Darmanin ha promesso una legge equilibrata, «buona con i buoni e cattiva con i cattivi», ma per il momento solo la parte «cattiva» è pronta, cioè più espulsioni...