Internazionale
Laura Boldrini: «Normalizzare i rapporti con l’Egitto legittima il regime di al-Sisi»
Italia/Egitto Intervista alla presidente della Commissione diritti umani della Camera, dopo l'audizione di Leila Seif, attivista e madre del prigioniero politico Alaa Abdel Fattah: «Ho cercato i sottosegretari agli Esteri per verificare come si può intervenire, se si può sostenere la richiesta di Seif di pressione da parte dei paesi europei sul Cairo»
Un manifesto di al-Sisi per le strade, militarizzate, del Cairo – Ap
Italia/Egitto Intervista alla presidente della Commissione diritti umani della Camera, dopo l'audizione di Leila Seif, attivista e madre del prigioniero politico Alaa Abdel Fattah: «Ho cercato i sottosegretari agli Esteri per verificare come si può intervenire, se si può sostenere la richiesta di Seif di pressione da parte dei paesi europei sul Cairo»
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 26 maggio 2022
Sono trascorsi 54 giorni da quando Alaa Abdel Fattah, il più noto attivista per i diritti umani in Egitto, blogger e volto di piazza Tahrir, ha iniziato lo sciopero della fame in carcere. Quasi due mesi a digiuno perché le autorità egiziane rispondano alle sue richieste: appuntare un giudice che indaghi sulle sue denunce in merito alle violazioni commesse nelle prigioni e autorizzare la visita in carcere del console della Gran Bretagna, di cui Alaa è cittadino da pochi mesi. Alaa Abdel Fattah con la sorella Sanaa Seif A raccontare ieri la vita dietro le sbarre di Alaa è stata...