Cultura

Lenin, più vivo di tutti i vivi

Lenin, più vivo di tutti i viviStatue di Lenin – Getty Images

Anniversari Rovesciamenti fra passato e presente del leader rivoluzionario: dal poema di Majakovskij alla giornalista Kurljadskaja fino alla sots art

Pubblicato 10 mesi faEdizione del 19 gennaio 2024
«Lènin anche oggi è un vivo, non un’urna». Così traduceva Angelo Maria Ripellino nel 1967 il diciottesimo, diciannovesimo e ventesimo verso (come pure gli altri 2999 disposti invariabilmente «a scaletta») del poema Lènin, composto da Vladimir Vladimirovic Majakovskij dall’aprile all’ottobre del 1924, dopo la dipartita del leader bolscevico. Un’impresa cui lo slavista si sottoponeva quantomeno con riluttanza, infilando la propria testa di traduttore nel capestro bellamente approntato per lui da Giulio Einaudi nel cinquantesimo anniversario della Rivoluzione d’Ottobre. R ipellino non ne faceva mistero: nella sua prefazione per la «collana bianca» tuttora si legge: «…il Lènin (…) è fra tutti...

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