Cultura

Lettere dalla città che scompare

Lettere dalla città che scompare

Nelle stanze dei libri /14 Nel cuore dell’East End londinese, i segreti della Bishopsgate Library. Una raccolta di documenti e volantini, illustrazioni e ritagli stampa sulla storia del lavoro, del socialismo, dei movimenti femminista, Lgbt, antinucleare, anticoloniale, anarchica. Dal racconto di un trasportatore di merci sul Tamigi da venticinque generazioni, ai messaggi su cassette a nastro tra gli anni ’60 e ’80 dalle famiglie emigrate dal Pakistan

Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 27 agosto 2020
Bastano pochi minuti a piedi dal caos di Liverpool street per disfarsi dell’odore delle gözleme ripiene di formaggio e spinaci, liberarsi dalla patina d’unto che gli haddock impanati di Spitalfields lasciano sulle superfici di tablet e smartphone. Nell’East End londinese l’impermanenza è un valore assoluto. Si fa presto a dimenticare i giri armonici delle chitarre sui marciapiedi di Brick Lane – i graffiti di Shoreditch potrebbero evaporare da un momento all’altro, gli chador che svolazzano tra i banchi di pak choi e daikon a Whitechapel forse non sono mai esistiti. Al Bishopsgate si arriva così, in preda a una vertigine...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi