Cultura

L’inquieta ricerca del popolo perduto

L’inquieta ricerca del popolo perdutoUn'installazione di Cathy Wilkes

Intervista Nel giorno del voto europeo, parla il sociologo francese Christophe Guilluy, autore del libro «La società non esiste» (Luiss University Press). «Nei miei lavori, ho introdotto la nozione di «insicurezza culturale» per dimostrare che, soprattutto in un ambiente popolare, non è tanto la relazione con l’«altro» che pone un problema quanto l’instabilità demografica che induce la paura di diventare minoranza e di perdere un capitale sociale e culturale cui si dà molta importanza»

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 26 maggio 2019
Controverso protagonista del dibattito intellettuale e politico francese, dopo aver proposto, a partire da La France périphérique (Flammarion, 2015), la sua lettura della nuova geografia sociale dell’Occidente globalizzato, il sociologo Christophe Guilluy traccia in La società non esiste (Luiss University Press, pp. 184, euro 20, traduzione di Riccardo Antoniucci) genesi ed effetti di quella che presenta come «la fine della classe media occidentale». Per Guilluy, l’attuale ondata populista rappresenta in questo senso solo la punta dell’iceberg di un risentimento diffuso presso la ex classe lavoratrice, privata di ruolo e «status» e marginalizzata perfino sul piano geografico lontano dai centri delle...

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