Europa
Macron a caccia di consensi, nulla è scontato
Corsa all’Eliseo Le Pen può contare su riserve di voto, prima di tutto da Zemmour. Il presidente uscente deve convincere a destra e a sinistra. Disfatta dei partiti storici, socialisti mai così in basso in tutta la loro storia. E c’è il problema rimborsi
Maxi schermo della serata elettorale di domenica – Ap
Corsa all’Eliseo Le Pen può contare su riserve di voto, prima di tutto da Zemmour. Il presidente uscente deve convincere a destra e a sinistra. Disfatta dei partiti storici, socialisti mai così in basso in tutta la loro storia. E c’è il problema rimborsi
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 12 aprile 2022
Anna Maria Merlo PARIGI
Tre blocchi si fanno fronte dopo il primo turno delle elezioni presidenziali di domenica: Emmanuel Macron, arrivato in testa con il 27,84% (pari a 9.785.578 voti), Marine Le Pen, che si qualifica per il ballottaggio del 24 aprile con il 23,15% (8.136.369 i voti) in e, in una posizione oggettiva di arbitro, Jean-Luc Mélenchon della France Insoumise al 21,95% (lo hanno votato in 7.714.949), che ha sfiorato il successo e il sorpasso dell’estrema destra, mancato per meno di mezzo milione di schede. Sono stati tre «voti utili» nei rispettivi campi, attenuati dalla forte astensione, al 25,1%, la più alta da...