Cultura

Mathieu Belezi, l’eredità coloniale, minaccia presente

Mathieu Belezi, l’eredità coloniale, minaccia presenteManifesto della Compagnie algérienne (1917) Getty Images

L’intervista Parla l’autore di «Attaccare la terra e il sole», per Gramma/Feltrinelli. Una giovane donna e un soldato narrano il debutto sanguinario della colonizzazione dell’Algeria nell’800. «È una vernice superficiale, gli avvenimenti di oggi, non solo in Francia, lo indicano. Per quanto l’Europa cerchi di civilizzarsi, la rimozione di quel passato alimenta nuovi razzismi»

Pubblicato 5 mesi faEdizione del 6 luglio 2024
Una famiglia di coloni riunita intorno a Séraphine, al marito e ai figli, incapaci di vedere il dolore che il sogno di riscatto che è stato promesso loro provoca tra «gli indigeni». E un soldato, tra i tanti, bretoni, alsaziani e marsigliesi che sotto la guida di un capitano sanguinario seminano l’orrore tra la popolazione algerina uccidendo, stuprando, dando alle fiamme interi villaggi. Sono due le voci narranti, ugualmente palpitanti, forti e perdute, allo stesso tempo inquietanti e di una fragilità minacciosa, che scandiscono nelle pagine di Attaccare la terra e il sole (traduzione di Maria Baiocchi, Gramma/Feltrinelli, pp. 136,...

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