Félix Vallotton, «Verdun», 1917
Alias Domenica
Nel manoscritto ritrovato di Céline, un ronzìo dell’altro mondo
Novecento francese Tra pagine di perturbante bellezza e altre di pornografia, la disperata illusione di lenire il trauma nel delirio della scrittura: «Guerre», un acerbo capolavoro rinvenuto la scorsa estate in circostanze rocambolesche, ora edito da Gallimard
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 26 giugno 2022
Non sempre gli interessi degli eredi, e del mercato librario, si accordano con le ragioni della filologia. Nella scorsa estate, in modi rocamboleschi, sono ricomparsi più di cinquemila fogli manoscritti di Louis-Ferdinand Céline, abbandonati dall’autore nel suo appartamento di Montmartre, nel 1944, al momento della fuga verso la Germania nazista con la moglie Lucette e il gatto Bébert. Dopo una breve battaglia legale, la proprietà del malloppo è andata agli eredi di Lucette, scomparsa nel 2019 all’età di 107 anni. Pochissimi hanno avuto accesso alle carte: da quello che è dato sapere, le cose più importanti sono il manoscritto di...