ExtraTerrestre

«Noi di Slow Food, antidoto al sovranismo»

Intervista Dalle comunità locali alla globalizzazione, dalla lotta ai cambiamenti climatici alle grandi migrazioni Parla il fondatore dell’associazione Carlo Petrini

Pubblicato circa 6 anni faEdizione del 20 settembre 2018
I«no global», nati a cavallo del millennio, sono stati un movimento forte, diffuso, efficace. Potremmo anzi dire che siano stati proprio loro ad imporre all’attenzione i nuovi grandi problemi che la globalizzazione andava ponendo al mondo. Sono stati un movimento di sinistra, perché hanno individuato nel capitale finanziario e nel liberismo il motore del nuovo assetto. Da qualche tempo, a partire da questi anni di crisi, l’attacco alla globalizzazione parte soprattutto da un’altra sponda: dai sovranisti di ogni sorta che, in nome del ritorno alle «piccole patrie», si intrecciano quasi sempre con il razzismo. «Ciascuno a casa propria», insomma, il...

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