Internazionale
Non chiamatela diaspora: «Io vivo in esilio perché tornare a casa non è un’opzione»
Egitto La testimonianza di Mina Thabet: «Se tornassi rischierei la vita o verrei rispedito in galera. In carcere ti senti vulnerabile: non controlli nulla, il tuo tempo, il modo di mangiare, di andare al bagno»
Prigionieri nel carcere di Tora – Ap
Egitto La testimonianza di Mina Thabet: «Se tornassi rischierei la vita o verrei rispedito in galera. In carcere ti senti vulnerabile: non controlli nulla, il tuo tempo, il modo di mangiare, di andare al bagno»
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 8 ottobre 2022
Nel 2017, quarto anno della lotta al terrorismo scatenata dal governo del presidente Abdel Fattah al-Sisi, personale dei Nocs, i nuclei antiterrorismo dei carabinieri italiani, ha partecipato con gli omologhi egiziani del National security service (Nss) a operazioni culminate con la «cattura di presunti fondamentalisti islamici in territorio egiziano». Uno scenario «preoccupante che solleva interrogativi etici data la sistematica violazione dei diritti umani in Egitto», denuncia l’associazione italo-egiziana EgyptWide. L’Nss, forza di polizia antiterrorismo e controspionaggio, è giudicata da parte di numerose organizzazioni indipendenti responsabile di abuso di potere e violazione del diritto internazionale e delle leggi egiziane. Amnesty International...