Europa
La vittoria fragile di Macron scopre un paese lacerato
Francia Primo giorno, prime contestazioni sindacali. Saranno le legislative a decidere, l’11 e il 18 giugno, sul futuro della presidenza. Il passaggio dei poteri all'Eliseo domenica 14. Tutti pensano ormai alle legislative di giugno
Parigi, Emmanuel Macron durante l’omaggio alle vittime della II Guerra Mondiale nel 72esimo anniversario della vittoria degli alleati sui nazi-fascisti del 1945 – LaPresse
Francia Primo giorno, prime contestazioni sindacali. Saranno le legislative a decidere, l’11 e il 18 giugno, sul futuro della presidenza. Il passaggio dei poteri all'Eliseo domenica 14. Tutti pensano ormai alle legislative di giugno
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 9 maggio 2017
Anna Maria MerloPARIGI
C’è già stata una prima manifestazione, ieri a place de la République e poi verso Bastille, organizzata dalla Cgt e da Sud uniti nel «Front social», per ricordare al nuovo presidente che «la difesa dei lavoratori» non cede. Qualche migliaio di persone, che illustrano però la fragilità di fondo della vittoria di Emmanuel Macron. Il candidato En Marche! ha vinto bene, superando il 66% dei voti, raccogliendo 20,7 milioni di voti. Ha tenuto Marine Le Pen ben sotto la soglia simbolica del 40%. Ma la candidata del Fronte nazionale raccoglie 10,6 milioni di suffragi, un record. A cui si aggiunge...