Alias Domenica
Passant, anarchiste: lingua a colori della critica d’arte
Patricia Plaud-Dilhuit, "Gustave Geffroy 1855-1926. Un critique d’art, un homme d’engagement", Presses universitaires de Rennes Realismo, Impressionismo, Simbolismo fuori dagli -ismi: ogni artista è unico per il "journalist" adorato dal Goncourt senior. La sua colossale attività pubblicistica nella «Vie artistique»; il «Musée du soir» per operai e artigiani
Gustave Geffroy ritratto da Paul Cézanne nel 1895, Parigi, Musée d’Orsay
Patricia Plaud-Dilhuit, "Gustave Geffroy 1855-1926. Un critique d’art, un homme d’engagement", Presses universitaires de Rennes Realismo, Impressionismo, Simbolismo fuori dagli -ismi: ogni artista è unico per il "journalist" adorato dal Goncourt senior. La sua colossale attività pubblicistica nella «Vie artistique»; il «Musée du soir» per operai e artigiani
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 3 aprile 2022
Negli ultimi quarant’anni si sono infittiti gli studi dedicati alla critica d’arte in Francia nell’ultimo quarto dell’Ottocento, quando quel genere letterario di impianto giornalistico conosce un’esplosione e una decisa professionalizzazione. Sviluppando le pionieristiche intuizioni di Lionello Venturi, le ricerche più recenti hanno puntato a mettere in evidenza il ruolo giocato dalle riviste o a ricostruire l’opera di singoli autori, portando così a pubblicazioni decisive, come quelle dedicate alle pagine d’arte del «Mercure de France», a Roger Marx o a Jean Dolent. Mancava però uno studio su Gustave Geffroy (1855-1926), noto al grande pubblico per la sua Vie artistique (1892-1903), florilegio...