Internazionale

Patrick, Bologna mobilitata da 48 ore: «La ricerca non si arresta»

Patrick, Bologna mobilitata da 48 ore: «La ricerca non si arresta»Bologna chiede la liberazione di Patrick George Zaki

Italia/Egitto Secondo giorno di manifestazioni all'università. Centinaia di studenti, con loro piazza Amnesty, Elly Schlein e i vertici di UniBo: «Le comunità accademiche si stanno mobilitando. Il governo italiano garantisca protezione a Patrick e alla sua famiglia»

Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 11 febbraio 2020
«Abbiamo una sola richiesta, un solo messaggio che vogliamo sia diffuso nella maniera più forte e chiara possibile: Patrick deve essere rilasciato subito e la sua detenzione illegale deve essere oggetto di indagine internazionale». A chiederlo al megafono è Giada, studentessa dell’Università di Bologna e compagna di master di Patrick Zaki, studente egiziano arrestato dal regime del Cairo al suo ritorno in patria. Tutto intorno trecento manifestanti tra studenti, docenti e attivisti di Amnesty International. Striscioni, cartelli gialli che chiedono il «rilascio immediato», cartelli rossi che ricordano che «la ricerca non si arresta». Ieri sera per il secondo giorno consecutivo...

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