Europa

Piano C di Mélenchon: «Rinuncio ai ministri». Macronisti spiazzati

Manuel Bompard, Lucie Castetse, Manon Aubry (Raphael Lafargue/ABACAPRESS.COM)Manuel Bompard, Lucie Castets e Manon Aubry – Raphael Lafargue/ABACAPRESS.COM

Vedo rosso La mossa a sorpresa del leader insoumis piomba sul comizio della candidata del Nfp Castets all’università estiva del partito. «Al presidente della Repubblica ho ricordato che 34 dei suoi deputati sono stati eletti grazie alla desistenza nei collegi della sinistra, che il nostro metodo è la fedeltà al programma», dice lei

Pubblicato 3 mesi faEdizione del 25 agosto 2024
Giansandro Merli INVIATO A CHÂTEAUNEUF-SUR-ISÈRE
C’è uno spettro che si aggira nell’anfiteatro strapieno dove Lucie Castets sta per intervenire davanti al popolo insoumis per la prima volta da candidata del Nuovo fronte popolare (Nfp): davvero Jean-Luc Mélenchon è disposto a sostenere un governo delle sinistre senza la partecipazione diretta della sua forza politica? Un paio d’ore prima – a pochi metri da qui sempre nell’ambito di Amfis, l’università estiva del partito – il «tribuno» è andato in diretta tv su Tf1 e ha lanciato una sfida a macronisti e destra. Ha chiesto loro se si impegnerebbero a non votare la sfiducia di un esecutivo guidato...

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