Internazionale
Post su Facebook, le «prove» dell’Egitto contro Patrick Zaki
La piramide del terrore Detenzione preventiva di 15 giorni che potrebbe essere rinnovata, prima udienza il 22 febbraio. Nel fascicolo della procura anche un falso verbale di perquisizione. La famiglia: «Non è una minaccia per nessuno». Gli amici: «Al centro di tutte le battaglie per i diritti»
Un murales contro l'omofobia al Cairo
La piramide del terrore Detenzione preventiva di 15 giorni che potrebbe essere rinnovata, prima udienza il 22 febbraio. Nel fascicolo della procura anche un falso verbale di perquisizione. La famiglia: «Non è una minaccia per nessuno». Gli amici: «Al centro di tutte le battaglie per i diritti»
Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 11 febbraio 2020
«Non corrisponde al vero quanto circolato sui social media circa l’arresto di un italiano chiamato Patrick. La persona in questione è di nazionalità egiziana…ed è stato fermato in esecuzione di un mandato di cattura emesso dalla procura generale»: con queste poche aride parole il ministero dell’Interno egiziano ha risposto al clamore internazionale suscitato dal rapimento, le torture e l’arresto dello studente Patrick George Zaki sequestrato dalla Sicurezza di Stato all’aeroporto del Cairo di ritorno dall’Italia, dove risiede per studio. Toni che stridono con l’affetto e la stima comunicata da chi lo conosce personalmente. «Patrick è uno studente brillante – dice...