Internazionale
Prima le bombe Nato, poi l’arrivo dei jihadisti: la Libia non esiste più
2011-2021. Le primavere arabe Il colonnello Gheddafi andava rimosso, così l'Occidente approfittò delle proteste tribali e di clan per rimuovere il raid, a capo di un paese stabile. Quel che resta è uno Stato fallito, frammentato e in guerra permanente
La piazza libica, 2011 – Ap
2011-2021. Le primavere arabe Il colonnello Gheddafi andava rimosso, così l'Occidente approfittò delle proteste tribali e di clan per rimuovere il raid, a capo di un paese stabile. Quel che resta è uno Stato fallito, frammentato e in guerra permanente
Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 26 gennaio 2021
La tregua concordata lo scorso ottobre tra le due macroregioni libiche della Tripolitania (ovest) e Cirenaica (est) e i recenti progressi del Foro del Dialogo politico verso la formazione di un’autorità unificata in vista delle elezioni del 24 dicembre 2021 non devono trarre in inganno: la Libia de-gheddafizzata nel 2011 da otto mesi di bombe della Nato resta uno Stato fallito, travagliato da divisioni intestine, attraversato da migliaia di mercenari sostenuti da Stati stranieri e punteggiato da varie città-stato dove a dettar legge non sono le autorità politiche, ma le potenti milizie armate (più o meno islamiste). L’ascesa e la...