Internazionale
Quel giorno sui muri apparve l’utopia
2011-2021. Le primavere arabe Le piazze epicentro delle proteste ribattezzate con una toponomastica rivoluzionaria. I graffiti hanno dato voce alla libertà contro regimi monocolore. Dal Bahrein alla Tunisia, murales come volantini contro il silenzio imposto dallo Stato
2011-2021. Le primavere arabe Le piazze epicentro delle proteste ribattezzate con una toponomastica rivoluzionaria. I graffiti hanno dato voce alla libertà contro regimi monocolore. Dal Bahrein alla Tunisia, murales come volantini contro il silenzio imposto dallo Stato
Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 26 gennaio 2021
Dieci anni fa diverse piazze del mondo arabo venivano invase dalle masse. Era una conquista fisica, ma anche simbolica, di uno spazio pubblico fino ad allora dominato dal «colore unico» del regime di turno. I graffiti, arte pubblica e di strada per eccellenza, sono stati spesso la manifestazione visiva, policroma, di una moltitudine di voci che si alzavano, desiderose di affermare la propria esistenza come soggetti pubblici. Come in tutti i luoghi del mondo interessati da processi rivoluzionari, lo spazio veniva reclamato anche attraverso slogan, scritte anonime, versi poetici e interventi artistici sui muri delle città. Toponomastiche rivoluzionarie riscrivevano la...