Cultura

Rahel Jaeggi, le scommesse politiche sul lavoro

Rahel Jaeggi, le scommesse politiche sul lavoroUn ritratto di Rahel Jaeggi

TEMPI PRESENTI Intervista con la filosofa della Humboldt di Berlino, autorevole voce della nuova teoria critica tedesca. Tra le prime firmatarie dell’appello «democratizingwork», uscito il 16 maggio sulle pagine del «manifesto». «I processi di apprendimento collettivi sono messi in moto da slittamenti nella struttura delle istituzioni». «Non sarebbe del tutto errato intendere la storia delle lotte di classe come una storia della lotta attorno alla mercificazione e anche alla de-mercificazione del lavoro»

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 28 maggio 2020
Democratizzare le industrie, de-mercificare il lavoro, risanare l’ambiente. Sono le tre richieste contenute nella lettera appello democratizingwork, pubblicata il 16 maggio scorso sul manifesto e in simultanea su altre 40 testate internazionali, tradotta in 27 lingue, firmata da oltre 3.000 accademici e ricercatori di più di 650 università del mondo. Numeri che già da soli segnalano una convergenza straordinaria. L’intento di questo manifesto è quello di rovesciare l’ordine delle priorità della politica mondiale, partendo dalla lezione più importante impartita dalla crisi pandemica. «Le persone che hanno reso possibile continuare con la vita durante la pandemia di covid-19» – si legge...

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