Cultura
Thomas Piketty, il socialismo partecipativo è uno scenario aperto per la crisi che verrà
TEMPI PRESENTI L’economista, autore del libro «Capitale e ideologia» (La Nave di Teseo), inaugurerà domani la Milanesiana. «Da tempo abbiamo smesso di immaginare un altro sistema. Ora è diventato essenziale tornare a farlo». «L’intero modello economico deve essere ripensato, in modo più equo e sostenibile dopo la pandemia»
Thomas Piketty
TEMPI PRESENTI L’economista, autore del libro «Capitale e ideologia» (La Nave di Teseo), inaugurerà domani la Milanesiana. «Da tempo abbiamo smesso di immaginare un altro sistema. Ora è diventato essenziale tornare a farlo». «L’intero modello economico deve essere ripensato, in modo più equo e sostenibile dopo la pandemia»
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 9 giugno 2020
I grandi sconvolgimenti politico-ideologici sono appena iniziati. Nel suo ultimo, monumentale, libro Capitale e ideologia (La Nave di Teseo, pp. 1200, euro 25, traduzione di Lorenzo Matteoli e Andrea Terranova), Thomas Piketty li osserva a partire da un’idea-guida contro le vecchie e le nuove disuguaglianze che saranno prodotte dalla crisi innescata dalla pandemia del Covid-19. L’economista francese parla di un «socialismo partecipativo» il cui obiettivo è realizzare una trasformazione radicale del modo di produzione capitalistico e del suo regime della proprietà che andrebbe trasformato in una «proprietà sociale e temporale che può richiedere anche una riforma costituzionale». In questa prospettiva...