Internazionale
Regeni, Conte promette la svolta che non c’è
Italia/Egitto In Commissione d’inchiesta il premier difende la scelta del «business per la verità» ma per al-Sisi collaborare significa auto-denunciarsi. E in assenza di pressioni politiche Il Cairo resta in silenzio. La battaglia per Giulio sulle spalle della Procura di Roma: il 1° luglio vede gli egiziani
Il primo ministro Conte accanto al presidente della Commissione d’inchiesta sulla morte di Regeni, Palazzotto – LaPresse
Italia/Egitto In Commissione d’inchiesta il premier difende la scelta del «business per la verità» ma per al-Sisi collaborare significa auto-denunciarsi. E in assenza di pressioni politiche Il Cairo resta in silenzio. La battaglia per Giulio sulle spalle della Procura di Roma: il 1° luglio vede gli egiziani
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 20 giugno 2020
Non ci si aspettava una svolta in politica estera dall’audizione in notturna del presidente del Consiglio Giuseppe Conte alla Commissione parlamentare d’inchiesta sulla morte di Giulio Regeni. Ma nemmeno il silenzio sul pacchetto di armi in partenza verso l’Egitto nel prossimo futuro, con le due fregate Fremm Fincantieri apripista di contratti tra i nove e gli 11 miliardi di dollari. Un’enormità sottolineata in chiusura dal presidente della Commissione, il deputato di LeU Erasmo Palazzotto, che fanno dell’Egitto «un partner strategico nel Mediterraneo, il principale» nonostante la natura intrinseca del regime egiziano. IERI LE REAZIONI del mondo politico riflettevano le appartenenze...