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Regno unito e Francia: la risposta, e le attese, degli elettori
Commenti A conti fatti Starmer ha preso mezzo milione di voti in meno di Corbyn nel 2019. Senza un apprezzabile recupero tra le fasce più basse e disagiate dell’elettorato. È sicuro che una parte non piccola dei ceti benestanti francesi siano contrari all’imposta sulle grandi fortune e alla tassazione delle rendite in favore di scuole, ospedali, servizi?
Francia, Lione, in piazza attendendo il risultato del secondo turno delle elezioni legislative – foto ApCommenti A conti fatti Starmer ha preso mezzo milione di voti in meno di Corbyn nel 2019. Senza un apprezzabile recupero tra le fasce più basse e disagiate dell’elettorato. È sicuro che una parte non piccola dei ceti benestanti francesi siano contrari all’imposta sulle grandi fortune e alla tassazione delle rendite in favore di scuole, ospedali, servizi?
Pubblicato 4 mesi faEdizione del 13 luglio 2024
Due tornate elettorali, in contemporanea, in due grandi paesi europei. A prima vista, alla sinistra è andata di lusso. Ma a guardare più da vicino, le cose sono più complicate. Nel Regno Unito, grazie al sistema elettorale, il Labour ha ottenuto una maggioranza in seggi senza precedenti. Col 33% dei voti ha ottenuto 412 seggi, cioè il 63%. Quanto hanno vinto in forza dei loro programmi e quanto per demerito dell’avversario? Il bilancio di 15 anni di governo Tory, anche al netto del Brexit, è disastroso. Corruzione e affarismo senza freni, declino economico, impoverimento generalizzato, degrado drammatico dei servizi, crisi...
