Europa

Rifugiati e migranti: la piroetta francese

Francia Edouard Philippe presente un "piano di azione" a medio termine: riforma del diritto d'asilo (risposte più veloci, migliore accoglienza), ma espulsioni "sistematiche" per i clandestini e politica di "dissuasione". Nessuna "soluzione immediata" per Calais, La Chapelle o Ventimiglia. Schengen resta sospeso fino a novembre

Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 13 luglio 2017
L’Europa non ha la volontà (né la forza) di studiare un piano globale per affrontare la questione delle migrazioni, che, malgrado le cifre del momento, non rappresentano una percentuale impossibile per i 500 milioni di abitanti dell’Ue (siamo intorno allo 0,2%). Cosi’, ogni paese vara “piani” nazionali. La Francia se la cava con una piroetta: ieri, il primo ministro, Edouard Philippe, ha presentato un “piano di azione” che promette “equilibrio tra le preoccupazioni di efficacia e il dovere di umanità”, ma che è un testo che riguarda il futuro – a cominciare dal 2018-19 – e che evita di dare...

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