Simenon, ritratto di provincia  a porte chiuse, con veleni e umorismi
Una fotografia «senza titolo» di Florence Henri, 1940
Alias Domenica

Simenon, ritratto di provincia a porte chiuse, con veleni e umorismi

Narrativa francese Come una commedia da camera, il romanzo si svolge nell’asfittica dimora di Léopoldine e Mathilde, il cui odio reciproco tiene nella morsa il resto della famiglia: «Le sorelle Lacroix» (1938), Adelphi
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 31 luglio 2022
Case con persiane «ermeticamente chiuse», dentro le quali si celano vite segrete, «proprio come la casa dei Lacroix»: la consuetudine del narratore di Georges Simenon a giocare a carte scoperte fin dalle prime battute raggiunge, soprattutto in alcuni romanzi collettivi della sua bibliografia «francese» (quella precedente alla Seconda guerra mondiale), momenti di aggressiva complicità con il lettore, espressa icasticamente, tra i molti segnali morfologici, nell’uso ingente di punti esclamativi per concludere frasi rivelatrici o descrizioni pregnanti, a significare (e simulare) una franca partecipazione al fatto raccontato. «E in fondo era abbastanza naturale, trovando una porta socchiusa, aprirla del tutto!», si...

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