Lavoro
Landini: «Sono antifascista, avrei votato Macron. Ma sul lavoro va combattuto»
Intervista a Maurizio Landini «Il punto centrale del suo programma, su cui credo si scontrerà con il sindacato, è l’attacco alla contrattazione collettiva: come già avvenuto in Italia, in Spagna, in Inghilterra»
Parigi, la prima manifestazione del Front social appena eletto Macron – LaPresse
Intervista a Maurizio Landini «Il punto centrale del suo programma, su cui credo si scontrerà con il sindacato, è l’attacco alla contrattazione collettiva: come già avvenuto in Italia, in Spagna, in Inghilterra»
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 10 maggio 2017
«Non c’erano alternative, visto che uno dei candidati in campo era fascista: fossi stato francese, al secondo turno avrei votato certamente Macron». Il segretario generale della Fiom Maurizio Landini, ricordando che «la Cgil è sempre stata antifascista», non ha dubbi sull’esito delle presidenziali francesi. Ma poi è altrettanto netto sul programma di governo del neo inquilino dell’Eliseo: «Per il sindacato europeo si rinnova la sfida contro le ricette liberiste: oltre che sbagliate, sono anche inefficaci. Basta guardare ai risultati del Jobs Act». Dove era il mondo del lavoro nella sfida francese? Dalle analisi delle ultime elezioni, a partire...