Alias Domenica
Stefan George vs Hugo von Hofmannsthal, dall’amore al minacciato duello, quel che resta è antitesi poetica
Grandi scontri/5 In cerca di sodali e di discepoli, Stefan George inseguì per i caffè viennesi l’allora diciassettenne Hugo von Hofmannsthal: alla sua insistenza, l’altro ripose tiepido, quando non con disprezzo e persino paura, come testimonia il loro carteggio
Koloman Moser, Secretaire, 1902 (part.)
Grandi scontri/5 In cerca di sodali e di discepoli, Stefan George inseguì per i caffè viennesi l’allora diciassettenne Hugo von Hofmannsthal: alla sua insistenza, l’altro ripose tiepido, quando non con disprezzo e persino paura, come testimonia il loro carteggio
Pubblicato 4 mesi faEdizione del 4 agosto 2024
A fine Ottocento, l’idea – ancora prospettata dal tardo Goethe – di alternare, con ritmica armonia, l’affermazione di sé a qualche istante di felice smarrimento nel mondo, non appare più nemmeno pensabile. Resta la scelta tra aspirazione al dominio e piacere dell’abbandono. Da un lato il tentativo di porsi al di sopra dei capricci del mondo, come fa il dandy che, osservava Baudelaire, «aspira all’impassibilità» e sembra anticipare quell’atteggiamento blasé che sarà poi, a inizio Novecento, il tratto distintivo dell’abitante della metropoli; dall’altro lato un’indiscriminata e quasi fanciullesca apertura, la capacità di disporsi a ogni sensazione, con l’inevitabile rischio del...