Alias Domenica
Surrealismo, centenario in forma di Labirinto
A Parigi, Centre Pompidou Nell’ottobre 1924, André Breton firmò il «Manifeste du surréalisme»: la mostra inscena tutte le «voci» del movimento che diede l’assalto alla Ragione in nome di un universo ricombinato, cioè libero
Max Ernst, «L’ange du foyer (Le Triomphe du surréalisme)», 1937, collezione privata
A Parigi, Centre Pompidou Nell’ottobre 1924, André Breton firmò il «Manifeste du surréalisme»: la mostra inscena tutte le «voci» del movimento che diede l’assalto alla Ragione in nome di un universo ricombinato, cioè libero
Pubblicato circa un mese faEdizione del 20 ottobre 2024
Davide Racca PARIGI
Nel 1947, Marcel Duchamp, in qualità di direttore di scena, dà a un’esposizione surrealista la forma di labirinto. Labrys, etimo greco della parola, indica un’ascia bipenne con funzione esclusivamente rituale per i micenei, legato al culto della Grande Madre. Inoltre il labirinto cela in sé un segreto: il Minotauro, un essere doppio, metà uomo e metà animale. E il labirinto è in fondo l’emblema perenne del surrealismo. Ed è al suo centro simbolico e geometrico che si trova, secondo André Breton, «il punto dello spirito a partire dal quale la vita e la morte, il reale e l’immaginario, il passato...