Alias Domenica

Tina Modotti, allegorie reali della Rivoluzione

Tina Modotti, allegorie reali della RivoluzioneTina Modotti, Contadina zapoteca che porta una brocca sulla spalla, 1926 – Fundación Televisa, Messico

A Parigi, Jeu de Paume Pioniera della fotografia modernista, Tina Modotti risolse nella «militanza» il divario fra la realtà del popolo e la tecnica rappresentativa. In mostra un nucleo di tirature eccezionali

Pubblicato 6 mesi faEdizione del 12 maggio 2024
Nel Pantheon ideale delle immagini rivoluzionarie, le fotografie moderniste di Tina Modotti occupano senza dubbio un posto d’onore. Tra Eugène Delacroix e Robert Capa, le immagini di Modotti hanno rapidamente incrociato e incarnato alcuni tra i momenti forti della storia del ventesimo secolo: il grande flusso migratorio verso gli Stati Uniti, la nascita del cinema muto, i movimenti agrari e post-rivoluzionari in Messico, la nascita del muralismo politico, la rivendicazione delle culture indigene messicane, l’emancipazione della donna nella società, l’opposizione tra trotzkisti e stalinisti dopo la rivoluzione del 1917, la guerra civile spagnola. Il tutto è condensato in una serie...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi