Internazionale
Tutti i modi di annientare le voci del dissenso in Egitto
Non solo carcere Sette storie di accanimento repressivo. L'unico obiettivo del regime di al Sisi: fare in modo che la rivolta del 2011 resti un evento irripetibile
il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi – Ap
Non solo carcere Sette storie di accanimento repressivo. L'unico obiettivo del regime di al Sisi: fare in modo che la rivolta del 2011 resti un evento irripetibile
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 23 febbraio 2020
Non solo carcere. La prigione non basta a descrivere tutte le forme di accanimento che il regime egiziano mette in atto contro chi dà voce al dissenso o esercita una libertà. Tutto con un solo obiettivo: annientare i protagonisti della rivolta del 2011 e fare in modo che quella sollevazione non si ripeta più. Queste sono le storie di alcuni di loro. SVANITO NEL NULLA L’ultima comunicazione con Mostafa El-Naggar risale al 28 settembre 2018. Da allora è desaparecido. Arrestato tre volte sotto Mubarak, coordinatore della campagna per il cambiamento di El Baradei, tra i promotori della protesta del 25...