Internazionale
Tutti i no dell’Egitto, su Regeni il gup deve rinviare al 10 ottobre
Italia/Egitto Per il Cairo il caso è chiuso, nessun aiuto sull’elezione di domicilio dei quattro agenti sospettati dell’omicidio. E nega un incontro alla ministra Cartabia. La famiglia: «Una presa in giro». Intanto un altro prigioniero egiziano, sparito da due mesi, muore in custodia
I genitori di Giulio Regeni con l’avvocata Alessandra Ballerini – Cecilia Fabiano/ LaPresse
Italia/Egitto Per il Cairo il caso è chiuso, nessun aiuto sull’elezione di domicilio dei quattro agenti sospettati dell’omicidio. E nega un incontro alla ministra Cartabia. La famiglia: «Una presa in giro». Intanto un altro prigioniero egiziano, sparito da due mesi, muore in custodia
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 12 aprile 2022
Sono passati tre mesi esatti dal giorno in cui il gup Roberto Ranazzi offriva 90 giorni al governo italiano per ottenere dall’Egitto risposte e ai carabinieri del Ros per indagare via banche dati, fonti confidenziali e social. Obiettivo comune: individuare il domicilio dei quattro membri dei servizi segreti egiziani sospettati del rapimento, le torture e l’omicidio di Giulio Regeni, scomparso al Cairo il 25 gennaio 2016 e ritrovato il 3 febbraio successivo, senza vita. Tre mesi non sono bastati. Così ieri la nuova udienza di fronte al giudice per le udienze preliminari si è chiusa con un nuovo rinvio. Tutto...