Internazionale
Zaki in manette nella gabbia, processo rinviato a dicembre
Egitto La difesa ottiene gli atti dell’accusa. Il ministro egiziano del petrolio a Ravenna: «No comment». Lettera di 40 europarlamentari alla Ue: fare pressioni per liberarlo. Intanto ieri un professore universitario è stato arrestato per critiche al regime
Il presidio di Amnesty International a Bologna, alla vigilia della seconda udienza del processo a Patrick Zaki – Michele Nucci/LaPresse
Egitto La difesa ottiene gli atti dell’accusa. Il ministro egiziano del petrolio a Ravenna: «No comment». Lettera di 40 europarlamentari alla Ue: fare pressioni per liberarlo. Intanto ieri un professore universitario è stato arrestato per critiche al regime
Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 29 settembre 2021
Seconda udienza, secondo rinvio. Si è concluso così ieri nel tribunale per la sicurezza di Mansoura, la città natale di Patrick Zaki, il secondo atto del processo contro il giovane studente egiziano dell’università di Bologna. Il clima è un altro rispetto alla detenzione cautelare che lo ha tenuto prigioniero dal 7 febbraio 2020 alla scorsa estate: stavolta è un imputato e lo si capisce subito al suo ingresso in aula. Ammanettato, vestito con la tuta bianca dei detenuti egiziani, subito condotto nella gabbia insieme ad altri prigionieri. In aula erano presenti amici, giornalisti e rappresentanti diplomatici di Italia e Canada,...