Internazionale
Zaki, una telefonata e il giudice cambia idea: resta in carcere
Egitto/Italia La corte di Mansoura respinge l’appello dello studente egiziano dell’università di Bologna. I media di regime descrivono la rete di solidarietà come «sospetta». Oggi sit in a Roma
Patrick George Zaki durante l’udienza al tribunale di Mansoura
Egitto/Italia La corte di Mansoura respinge l’appello dello studente egiziano dell’università di Bologna. I media di regime descrivono la rete di solidarietà come «sospetta». Oggi sit in a Roma
Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 16 febbraio 2020
Patrick George Zaki resta in cella. Lo ha deciso ieri il tribunale di Mansoura-2, che ha respinto l’appello presentato dai legali dello studente egiziano dell’università di Bologna, arrestato lo scorso 8 febbraio all’aeroporto del Cairo. LE ASPETTATIVE erano positive rispetto alla possibilità che il 28enne ricercatore per i diritti umani venisse rilasciato. Patrick, secondo una fonte vicina al suo avvocato Wael Ghaly, è arrivato in aula scortato da un imponente schieramento di polizia. Ad attenderlo una folta rappresentanza della stampa internazionale ma anche di molti giornali egiziani. «Una cosa del genere non succede nemmeno con i processi di importanti politici...