Visioni

«Bardo», autofinzione del regista e del suo ego nel «falso» della realtà

«Bardo», autofinzione del regista e del suo ego nel «falso» della realtàImmagine da «Bardo» di Alessandro GF. Inarritu foto di Christian Geisnais

Venezia 79 In concorso il nuovo film di Alejandro G. Inarritu, quasi un «Amarcord» intorno alla vita dell’autore. Un uomo spaesato ripercorre la sua vita, il tempo della memoria e del presente, il Messico e l’America

Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 2 settembre 2022
Giornalista televisivo che ha lasciato il suo posto per essere libero da censura e controlli, documentarista di successo, pensiero e voce critica nel mondo del suo Messico, emigrato a Los Angeles dove sta per ricevere il più importante premio di giornalismo americano, Silverio ha paura dei momenti di felicità e si lascia sopraffare dai sensi di colpa dei fallimenti e degli «atti mancati» negli affetti, nei rapporti coi figli, nel confronto con le ossessioni e i rimossi profondi di una vita. Ma chi è davvero quest’uomo sulla sessantina spaesato nel labirinto dei rimpianti e delle scelte, in un tempo frammentato...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi