Edizione del 26 agosto 2016

La terra non smette di tremare, si continua a scavare e il numero dei morti arriva a 250 nell’ultimo bollettino della sera. Sulle colline comincia il freddo, è la prima notte nelle tendopoli. Drammatico anche
il bilancio dei beni culturali colpiti. Mentre la magistratura apre tre inchieste sulle responsabilità dei crolli di alcuni edifici pubblici, il governo dichiara lo stato di emergenza e stanzia i primi fondi

I temi dell'edizione
Analisi generata da MeMaAnalisi generata da MeMa
Terra nuda
Italia

Terra nuda

Carlo Lania

IL RACCONTO La terra non smette di tremare, si continua a scavare e il numero dei morti arriva a 250 nell’ultimo bollettino della sera. Sulle colline comincia il freddo, è la prima notte nelle tendopoli. Drammatico anche il bilancio dei beni culturali colpiti. Mentre la magistratura apre tre inchieste sulle responsabilità dei crolli di alcuni edifici pubblici, il governo dichiara lo stato di emergenza e stanzia i primi fondi 

Commenti

Catastrofe politica

Michele Prospero

GOVERNO Un terremoto è anche una grande questione politica. Ma non lo è nel senso che su una tragedia si possono ricamare meschine operazioni di marketing, con bande musicali al seguito, […]

Italia

Richiedenti asilo tra i soccorritori

Mario Di Vito

GUS Trenta ragazzi africani si sono proposti per dare una mano: il gruppo del Gruppo di Umana Solidarietà è partito alla volta di Arquata del Tronto da Monteprandone

RICOSTRUZIONE

Lavorare tutti, italiani e migranti

Guido Viale

L’Italia, la parte più bella e più vera del suo territorio e delle sue comunità, si sta disfando. Manca la manutenzione, ordinaria e quella straordinaria. I danni e le vittime, […]

Prendiamoci cura dei nostri paesaggi
Commenti

Prendiamoci cura dei nostri paesaggi

Tiziana Maffei

Beni artistici Sarebbe un grande errore pensare che il problema sia la scarsa resistenza dei manufatti storici e non la mancata verifica del loro stato, gli erronei interventi nel tempo, la scarsa manutenzione e soprattutto la completa assenza di una cultura della sicurezza

Maroni: “All’Expo i terremotati, meglio loro dei profughi”
Politica

Maroni: “All’Expo i terremotati, meglio loro dei profughi”

Domenico Cirillo

MILANO Il presidente della Lombardia offre il campo Base, dove il sindaco Sala pensava di sistemare i richiedenti asilo. Il Movimento 5 Stelle è d'accordo. Giallo su un "primo sì" della Protezione civile. Si tratta dei moduli che alloggiarono gli operai a Rho, potrebbero anche essere traslocati

Come ricostruire l’ascia del nonno
VECCHI BORGHI

Come ricostruire l’ascia del nonno

Enzo Scandurra

Anni fa mi colpì il racconto di Salvatore Veca «L’ascia del nonno». Un vecchio signore mostrava a tutti i suoi ospiti che andavano a fargli visita, l’ascia che il proprio […]

Le assunzioni stabili calano del 33%
Lavoro

Le assunzioni stabili calano del 33%

Marta Fana

Inps Un terzo in meno rispetto al 2015. Allarmante il dato sui voucher: aumento del 40%. Le donne e i giovani fino a 29 anni i più colpiti. Finiti gli sgravi, si è interrotto l’effetto di stabilizzazione dei precari

La doppia elica di un principio
Cultura

La doppia elica di un principio

Luca Tancredi Barone

CODICI APERTI La responsabilità etica dei ricercatori è un nodo che attende di essere ancora sciolto. Parla Sheila Jasanoff, direttrice del programma «Scienza, tecnologia, scienza» alla Harvard Kennedy School. «L’editing dei geni non è in discussione come tecnica. La ricerca scientifica non può essere fermata, ma si impone una riflessione sulle conseguenze impreviste della manipolazione del Dna»

Non è più tempo di effimere ripartenze
Commenti

Non è più tempo di effimere ripartenze

Alberto Burgio

«Morte della politica» L’economia e la divisione del lavoro, la politica e i partiti, la cultura e l’informazione, il quadro internazionale e i flussi migratori. Ricominciare a sinistra, senza facili, effimere scorciatoie

Rubriche

Un impegno in più

a cura del comitato del no al referendum costituzionale

No! Rubrica a cura del comitato del no al referendum costituzionale

La legge della Valsusa
Commenti

La legge della Valsusa

Livio Pepino

Torino Mille e cinquecento indagati in sei anni e mezzo, al ritmo di uno ogni due giorni. Le misure cautelari trasformate da alternativa in anticamera al carcere. Un’incredibile sequenza di diritti e garanzie violate, di prescrizioni vessatorie e imputazioni fantasiose. Ma gli «indiani» No Tav resistono