Europa
Gilet gialli, «La mappa sociale è una ’diagonale del vuoto’ che taglia la Francia in due»
Intervista a Hervé Le Bras, docente all'École des hautes études en sciences sociales di Parigi È forte la componente «rurale» di aree in via di spopolamento, tra città e campagne, ma ci sono anche tanti abitanti delle periferie metropolitane distanti dai centri cittadini
Intervista a Hervé Le Bras, docente all'École des hautes études en sciences sociales di Parigi È forte la componente «rurale» di aree in via di spopolamento, tra città e campagne, ma ci sono anche tanti abitanti delle periferie metropolitane distanti dai centri cittadini
Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 25 novembre 2018
Sul movimento dei gilet gialli abbiamo rivolto alcune domande allo storico e demografo Hervé Le Bras, docente all’École des hautes études en sciences sociales di Parigi. Da anni lei analizza le trasformazioni della società francese a partire dalla carta geografica del paese: da questo punto di vista che cosa ci dice la mappa della mobilitazione dei «gilet gialli»? La prima cosa che salta agli occhi è che il movimento raccoglie la maggior parte dei propri aderenti lungo quella che chiamerei «la diagonale del vuoto», che va dalle Ardenne ai Pirenei atlantici tagliando in due il paese. È una linea che attraversa regioni...