Internazionale
L’ascesa del jihadismo, da ribelli a governanti
Hanno fatto un deserto Gli effetti sull'estremismo islamista globale. Nel 2003 in Iraq c’era un solo gruppo. Oggi interi territori in mano ad al-Qaeda e Isis, in lotta per l’egemonia
Il leader dell’Isis al-Baghdadi a Mosul a fine giugno del 2014
Hanno fatto un deserto Gli effetti sull'estremismo islamista globale. Nel 2003 in Iraq c’era un solo gruppo. Oggi interi territori in mano ad al-Qaeda e Isis, in lotta per l’egemonia
Pubblicato più di un anno faEdizione del 21 marzo 2023
A vent’anni dall’inizio della guerra in Iraq, la parabola è evidente: la guerra al terrore ha fornito carburante al salafismo-jihadista, «il movimento di ribellione transnazionale più longevo della storia» secondo lo studioso Thomas Hegghammer. Due i Paesi in cui la war on terror si è dispiegata più a lungo e in cui, non a caso, il jihadismo ha avuto effetti istituzionali: l’Iraq, dove è nato lo Stato islamico in Iraq e Siria, con un parricidio verso i vecchi qaedisti che segna ancora il panorama attuale, e l’Afghanistan, dove il jihadismo nazionalista, territoriale e negoziale dei Talebani, ha mostrato l’alternativa a...