Visioni

«Saint Omer», il vuoto dell’indicibile nel gesto estremo di una madre

«Saint Omer», il vuoto dell’indicibile nel gesto estremo di una madreGuslagie Malanda in una scena da «Saint Omer» di Alice Diop

Venezia 79 In concorso Alice Diop, un processo per matricidio si fonde con le immagini d’archivio della memoria

Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 8 settembre 2022
All’origine di Saint Omer c’è un fatto di cronaca accaduto in Francia, una giovane donna senegalese che ha abbandonato tra le onde, a Berck-sur-Mer, il figlioletto di quindici mesi. All’inizio gli investigatori avevano pensato che fosse un piccolo migrante annegato in mare ma guardando le immagini nelle telecamere di sorveglianza hanno scoperto cosa era davvero accaduto. La ragazza era una studentessa, i media avevano sottolineato continuamente nel corso del processo la sua intelligenza, quanto fosse brillante, la raffinatezza del suo linguaggio eppure per «spiegare» il proprio gesto la donna aveva fatto ricorso alla stregoneria: una maledizione lanciata dai parenti, qualcosa...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi