Visioni
Strappare il velo e nominare il dolore ne «L’immensità»
Venezia 79 Presentato in concorso il film di Emanuele Crialese con protagonista Penelope Cruz, sarà nelle sale dal 15 settembre. La famiglia come luogo archetipico del disagio, una sessualità da riconquistare
Penelope Cruz in «L’immensità» – foto di Angelo Turetta
Venezia 79 Presentato in concorso il film di Emanuele Crialese con protagonista Penelope Cruz, sarà nelle sale dal 15 settembre. La famiglia come luogo archetipico del disagio, una sessualità da riconquistare
Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 6 settembre 2022
Cristina PiccinoVENEZIA
Le cene silenziose intorno alla tavola coi bambini e la mamma truccata e splendida – «Ma tu – le dice l’amata figlia – ti trucchi solo quando piangi o quando devi uscire» – e la leggerezza soffocata appena il padre mette piede a casa tornando dal lavoro, ci dicono già tutto sulla famiglia protagonista di L’immensità. Una ricca borghesia degli anni Settanta romani, di attici nei quartieri nuovi affacciati sul Cupolone – chissà se simbolico mantenimento di ordine o anelito alla bellezza – nei quali la realtà «esterna» non entra mai se non nel bianco e nero della tv accesa...