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Cultura
Toni Negri e il comunismo come processo costituente continuo
Intervista a Toni Negri La presa del potere rimane sempre il nodo da sciogliere. Ma non si pone più come in passato. Occorre costruire istituzioni che prefigurino già la nuova società
Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 18 gennaio 2017Edizione 18.01.2017
Tra i più importanti filosofi politici mondiali, Toni Negri non smette di pensare il problema del comunismo. Per farlo, si colloca nell’unica posizione che conta: quella dei movimenti reali. Con lui abbiamo ripreso il filo della riflessione sulla crisi del neoliberalismo, ma abbiamo soprattutto insistito sui nuovi soggetti produttivi e le loro potenzialità rivoluzionarie. Ne «Il lavoro di Dioniso» (con Michael Hardt) il modo di produrre contemporaneo viene descritto insistendo sulla centralità dei «prerequisiti di comunismo»; essendo il linguaggio, gli affetti, la mobilità divenuti pilastro della valorizzazione capitalistica. Invece di cancellare questa diagnosi, la crisi esplosa nel 2008 sembra confermarla....