Un posto sicuro
Un posto sicuro La Libia piomba di nuovo nel caos, scontri armati a Tripoli con le milizie ribelli, più di 50 i morti, i migranti disperati tra due fuochi. Sarraj proclama lo stato d’emergenza e fa intervenire l’«Antiterrorismo». Evacuati diplomatici e tecnici italiani, ma l’ambasciata resta «aperta». Il «premier» Salvini protagonista esclude, bontà sua, «interventi militari»