Edizione del 29 luglio 2015

Renzi avrebbe voluto le dimissioni di Marino, il sindaco invece resta e il «commissario» Orfini gli mette in giunta la guardia pretoriana del Pd: quattro nomi, tre ex assessori (al bilancio e vicesindaco Causi, ai trasporti il sì-Tav Esposito, al turismo Di Liegro) e un ex sottosegretario, Rossi Doria, alla cultura

I temi dell'edizione
Analisi generata da MeMaAnalisi generata da MeMa
I pretoriani
Politica

I pretoriani

Andrea Colombo

Renzi avrebbe voluto le dimissioni di Marino, il sindaco invece resta e il «commissario» Orfini gli mette in giunta la guardia pretoriana del Pd: quattro nomi, tre ex assessori (al bilancio e vicesindaco Causi, ai trasporti il sì-Tav Esposito, al turismo Di Liegro) e un ex sottosegretario, Rossi Doria, alla cultura

Editoriale

Roma e le altre

Michele Prospero

Perché a Roma emerge solo un ceto politico di scarsa qualità? Perché il supporto amministrativo fiduciario di sindaci e governatori, cioè i più alti funzionari, erano personaggi ambigui, finiti nelle […]

Economia

Il taglio alla salute passa con la fiducia

Antonio Sciotto

Il decreto Il governo forza la mano per l’ennesima volta: in questo caso è per decurtare di 2,3 miliardi il budget sanitario. Si ridurranno le prestazioni e i medici che «sgarrano» potranno essere sanzionati. I camici bianchi annunciano una protesta in autunno: «Non possiamo più fare da bancomat al governo: gli ospedali hanno già dato 31 miliardi in 5 anni»

Grasso riapre al senato elettivo
Politica

Grasso riapre al senato elettivo

Andrea Fabozzi

Riforma Il presidente: l’articolo sulla composizione in ogni caso va corretto, intesa possibile. La terza carica dello stato è favorevole al mantenimento del voto ai cittadini. I costituzionalisti in commissione insistono per un ripensamento. E Renzi aggiorna il calendario: referendum alla fine del 2016

Commenti

Senato, perché adesso si può cambiare

Massimo Villone

Nel discorso del Ventaglio il Presidente Grasso interviene auspicando un accordo per una modifica della composizione del senato nella proposta di riforma costituzionale in discussione. La possibilità di modificare il […]

Fare subito ciò che si deve fare
C'è vita a sinistra

Fare subito ciò che si deve fare

Argiris Panagopoulos, Marco Revelli

C'è vita a sinistra Una forza unitaria e innovativa nello stile politico e credibile nel proprio programma, non minoritaria né chiusa in sterili pratiche testimoniali. La lezione europea ci induce a capire come uscire dalla trappola che svuota di senso storico e politico la sinistra. E ci spinge a costruire una forza politica di governo

Commenti

Bisex, ubriaca di facili costumi

Bia Sarasini

Processo per stupro È brutale, la sentenza del processo di appello che assolve sei ragazzi imputati di stupro di gruppo, già condannati in primo grado a quattro anni e mezzo, un fatto avvenuto […]

Docenti a rischio deportazione nella «Buona scuola» di Renzi
Scuola

Docenti a rischio deportazione nella «Buona scuola» di Renzi

Roberto Ciccarelli

Precariato Sono iniziate le procedure per l’assunzione dei 102.734 precari della scuola. Dureranno fino al 14 agosto. La denuncia della Flc-Cgil: "Per molti di loro c'è il rischio di una "deportazione forzata". Decine di migliaia saranno costretti a trasferirsi da Sud a Nord in cambio di un modesto stipendio fisso

Grecia, uno stress test, contro la democrazia e la legittimità della sinistra
Europa

Grecia, uno stress test, contro la democrazia e la legittimità della sinistra

Boaventura de Sousa Santos*

Crisi greca Una cosa è certa: una volta che l’esperimento sarà finito, e qualunque sia il risultato, l’Europa non sarà più l’Europa di pace, coesione sociale e democrazia. Al contrario, diverrà l’epicentro di un nuovo dispotismo occidentale, la cui brutalità rivaleggerà con quella del dispotismo orientale già analizzato da Karl Marx, Max Weber e Karl Wittfogel

«Safe-zone» turco-americana
Internazionale

«Safe-zone» turco-americana

Giuseppe Acconcia

Turchia Ankara entra in Siria «contro i jihadisti». L’obiettivo vero da colpire è la sinistra kurda. La Nato plaude a Erdogan ma si tiene fuori dal «conflitto anti-Isis». Scontri nel Kurdistan turco: in fiamme gasdotto. Hdp sotto tiro

I coloni alzano la voce: niente demolizioni negli insediamenti ebraici
Internazionale

I coloni alzano la voce: niente demolizioni negli insediamenti ebraici

Michele Giorgio

Cisgiordania Centinaia di settler israeliani, spesso giovanissimi, si oppongono alle demolizioni di due edifici nell'insediamento di Bet El. Altre centinaia rioccupano la colonia di Sa Nur, evacuata nel 2005. Dalla loro parte hanno i ministri di Casa ebraica. Il primo ministro Netanyahu pronto ad accogliere le loro richieste.

«Ghost stories» in Laguna
Cultura

«Ghost stories» in Laguna

Tiziana Migliore

Videoperformance Per tre sere, «They Come to Us without a Word», l’installazione promossa dal Mit List Visual Arts Center e dal Dipartimento di Stato americano, è sfociata in uno spettacolo/azione andato in scena a Venezia, al Teatro Piccolo dell’Arsenale

La verità dell’ebraismo secondo Freud
Cultura

La verità dell’ebraismo secondo Freud

Alessandro Santagata

Saggi Torna in libreria con Castelvecchi il testo introduttivo a «L’Uomo Mosé e la religione monoteistica», a firma dello storico del Cristianesimo Pier Cesare Bori

Questioni aperte animalesche
Cultura

Questioni aperte animalesche

Alessandra Pigliaru

Tempi presenti Due testi che criticano l'antropocentrismo e il rapporto con gli altri esseri viventi spesso considerati come «merce da consumare»: l'ultimo numero della rivista «Liberazioni» e il libro di Judith Butler «Corpi che non contano»

Nel Pantheon underground
Visioni

Nel Pantheon underground

Tonino De Bernardi

Storie Un’amicizia che è il racconto di un’epoca, Tonino De Bernardi ricorda Giorgio Piazzano e Ciro Giorgini, Fuori Orario e gli strani incroci a 8 e 16 millimetri